mercoledì 29 luglio 2015

Il Conservatorio "G. Verdi" di Milano

Conservatorio, interno. Foto offerta dal Conservatorio

Entrando nel Conservatorio ci si sente subito immersi in un ambiente permeato dalla musica. Letteralmente: attraversando il chiostro, salendo le scale, passando per i corridoi; non c’è un momento in cui non si venga accompagnati ora dagli ottoni, ora dal canto, ora dagli archi o da altri strumenti. In effetti è questa la prima immagine che si associa al Conservatorio di Milano: quella di un centro di formazione musicale tra i più prestigiosi d’Europa. Tuttavia, per chi (come me) è amante della musica ma negato nella sua esecuzione, il Conservatorio è soprattutto un teatro; lo spazio dove assistere a opere e concerti di alto livello, spesso gratuitamente. Senza dimenticare il fascino di un luogo che ha attraversato più di duecento anni di storia, vissuti non come spettatore passivo ma come centro di cultura e di fermento artistico.
(Questo articolo è originariamente uscito sul numero 27 della rivista Ematos)